Trekking nella Costa degli Etruschi

Vacanze Trekking in Toscana

In Toscana, la Costa degli Etruschi è una delle più suggestive e selvagge perché composta da scogliere frastagliate particolarmente erose dal vento.

Questa Costa della provincia di Livorno nasconde posti affascinanti, paesaggi e scorci da fotografia, luoghi di interesse storico-archeologico e natura verde e lussureggiante.

Fare trekking lungo i bei sentieri della Costa degli Etruschi è un’esperienza unica che tutti dovrebbero fare almeno una volta nella vita. Vediamo insieme quali sono i percorsi più belli.

Parco Naturale Costiero di Rimigliano

Superato il grazioso borgo marittimo di San Vincenzo si staglia una rigogliosa lecceta che preserva Rimigliano, un parco naturale della costa che fa parte del Sistema Parchi della Val di Cornia creato nel 1973 per tutelare dune e aree retrodunali.

Si possono percorrere in relax ben 6 km di spiaggia rossastra e vedere le fioriture dei tipici arbusti degli arenili, facendosi cullare dal suono del mare. Si tratta di percorsi per trekking lineari, adatti a tutti e un’occasione d’oro per respirare aria marina sana e pulita.

Golfo di Baratti e Populonia

Il Golfo di Baratti accoglie uno dei maggiori siti archeologici risalenti al periodo etrusco, pertanto la camminata deve necessariamente attraversare la Necropoli di San Cerbone fino a Populonia e arrivare in Località Reciso. Da questo punto i sentieri dedicati al trekking sono tantissimi e segnalati in modo eccelso considerata anche la macchia mediterranea fitta che arriva sino al Monte Massoncello a Piombino.

 

È possibile anche percorrere i sentieri lungo le incantevoli cale, tra le migliori ci sono: Buca delle Fate, uno scoglio d’arena sul quale il vento ha scolpito arabeschi indescrivibili; Cala Fosso alle Canne che vanta deliziose sculture naturali e Cala Moresca, molto frequentata e una delle mete più apprezzate dagli escursionisti. Lungo il litorale c’è la Via dei Cavalleggeri, un tempo percorsa dai cavalieri che tutelavano le cose da possibili sbarchi di pirati, contrabbandieri e corsari.

Baratti Populonia

L’area naturale protetta di interesse locale Macchia della Magona

Percorrendo la provinciale “Della Camminata” si arriva a Bibbona dal quale ci si immerge subito sulle colline che andando avanti si trasformano in un fitto bosco e si entra nell’area naturale protetta Macchia della Magona. Gli amanti del trekking qui perderanno la connessione con il resto del mondo: sono presenti oltre 1.600 ettari di boschi che creano un eccezionale polmone verde di quest’area toscana e ospitano bellissime specie animali.

Il sentiero che porta fino a Poggio alla Nocca è obbligatorio, perché si arriva fino a un belvedere naturale sulla suggestiva costa azzurra toscana.

L’altura costiera del Monte Pelato

Il Monte Pelato riprende la forma di un’onda ed è visibile alle spalle di Castiglioncello. Partendo dalla Statale Aurelia si devono parcheggiare le auto a Le Spinate e percorrere il sentiero fino a un quadrivio: girando a destra si passa lungo un viale fiorito e si arriva al Laghetto delle Serre, dimora di tritoni. Sono presenti le ofioliti, delle rocce antiche e altre scure, ricche di minerali come magnesio, ferro. Giunti alla vetta del monte si può ammirare il panorama sulla costa: arrivare qui al tramonto è il massimo che si possa desiderare.

La Riserva Naturale Statale di Calafuria

La Riserva Naturale di Calafuria dal 2020 è anche Sito di Interesse Comunitario grazie al fatto d’essere un posto incantevole, perché qualsiasi sia il vento, è impossibile non fermarsi ad ammirare il panorama sul mare e la frontale Isola-carcere di Gorgona.

A Calafuria si possono visitare il Castello del Boccale e l’omonima Torre di Calafuria, erette nel XVI secolo dai De’Medici e oggi in fase di restauro.

Ogni sentiero presente in questa riserva naturale è perfetto e incantevole per fare trekking, perché si affacciano sul mare ricco e attraversano boschi e campi meravigliosi.